Pessime Feste e Tragico Anno Nuovo

Gentili lettori,
avrei voluto augurare Buone Feste e un Felice Anno Nuovo a quelli di voi che sono arrivati vivi sino ad oggi.
Ma farlo sarebbe falso e inopportuno. Per molti di voi l’anno nuovo sarà pessimo, la maggior parte sarà sopraffatta dalla Grande Pestilenza, dalla Morte Nera, dalla Lebbra Colerosa e dal Morbo di Schifani; i pochi che ne usciranno vivi, non ne avranno coscienza.
Berlusconi e Andreotti copuleranno in diretta TV a reti unificate, il frutto del loro amore, battezzato Gesù Cristo II, verrà svezzato dai capezzoli di Giuliano Ferrara e diverrà erede designato al trono, futuro Maestro Venerabile e Politico Unico. Un rinfervorato Veltroni conquisterà, dopo aspre lotte d’opposizione, il ruolo di badante di Andreotti.

Divertitevi e fatelo in fretta, il tempo stringe.

Elisabetta ripensaci!

Viviamo in un momento difficile, i TG parlano ogni giorno di riduzione degli stipendi, riduzione dei finanziamenti alla scuola pubblica e alla ricerca, riduzione del personale. Parole a cui ormai siamo tristemente abituati, quasi rassegnati. Ma giovedì quando è giunta alle mie orecchie una notizia sull’ennesima riduzione, su un fronte che credevo intoccabile, ho avuto momenti di sconvolgimento, depressione, panico. Dopo lunghe ore però ho avuto uno scatto di ribellione ed è esplosa la mia indignazione. Stavolta questa ri-forma non passerà, abbiamo sorpassato il limite, dobbiamo mobilitarci, reagire, lottare fino allo stremo.

Vengo al fatto. Tutto nasce da una falla nel perfettamente oliato Sistema dell’Informazione Unica, che puntualmente aveva fatto omettere la notizia nei vari TG. Ma i solerti Guardiani del Regime non avevano pensato a controllare l’innocua rubrica sulla medicina della RaiDue dei colonnelli papisti.
Così avviene che nella puntata di Medicina33 trasmessa giovedì 4 dicembre, il dissidente Luciano Onder riesca ad inserire la bomba. Anzi, due bombe.

Avevo la tv accesa e nemmeno la seguivo, ad un tratto alcune parole risvegliano la mia attenzione “…e adesso parliamo di un intervento di chirurgia plastica particolare, in controtendenza, per ridurre il seno” – ridurre il seno, mi si raggela il sangue, credevo fosse stata abolita con una moratoria ONU questa pratica barbarica – al che d’instinto frugo nei miei ricordi per trovare un abbinamento “Pannella + sciopero fame + riduzione seno”. In quell’istante traggo una rassicurante spiegazione logica “sarà una racchia obesa”. Ma subito partono le immagini del servizio “17 anni, Elisabetta ha un seno che le rende la vita difficile”, fanno vedere la ragazza, mi metto le mani nei capelli, gli occhi spalancati e inizio a piangere “noooo assassini! Perché?!?”. Lei ha un viso bellissimo, lineamenti gentili, un corpo perfetto e due enormi puppe sode che, che… sniff sniff, scusate sono commosso non ce la faccio.
Il capo d’accusa del regime è sconvolgente e inconcepibile: gigantomastia. Di una rara virtù ne fanno una vergognosa colpa. Basta!

Come si può stare zitti davanti a tale crimine? Organizziamoci come i cattolici hanno fatto con la risibile questione del diritto di voto agli embrioni. E vi assicuro che in questo caso sarebbe più facile dimostrare che quelle pocce hanno un’anima! Sono anche sicuro che se gli avessero dato l’opportunità avrebbero gridato la loro voglia di vivere, ci avrebbero fatto capire che dobbiamo accettare la diversità; ma il bieco catto-terrorista in camice verde che le teneva incappucciate non glielo ha permesso.

vlcsnap-339354L’aguzzino mentre tortura la poccia sinistra.

Lancio dunque questo appello internazionale: salviamo le pocce di Elisabetta! Formiamo una Coalizione dei Volenterosi e interveniamo subito, con o senza l’egida dell’ONU. Non c’è momento da perdere!

Elisabetta, forse sei stata plagiata dai fondamentalisti cattolici Pro-Embrioni & Anti-Pocce, ma ti assicuro che molti sarebbero pronti a sostenere una tua scelta pro-Life anti-riduzione. Siamo tutti pronti a sostenerti, è una questione di civiltà. Adesso hai un peso sul petto, ma potresti averlo sulla coscienza, pensaci!

E se proprio vuoi disfartene così prematuramente perché non hai modo di mantenerle, non le gettare! Siamo in tantissimi disposti ad adottarle! Io stesso sono pronto, abito in una casa col giardino, e la notte le farei dormire dentro casa, anche sul mio letto insieme al gatto, farebbero subito amicizia!

Dati Eurostat: Italia sempre meglio sulla non diffusione di Internet

I dati Eurostat danno sempre soddisfazione a noi fervidi patrioti amanti della Patria e della Tradizione. Ieri sono stati pubblicati quelli relativi alla percentuale di penetrazione di Internet nelle case dei cittadini europei. Bene, l’Italia è l’unico paese europeo che rispetto allo scorso anno ha arretrato la propria percentuale, già bassa, dal 43% al 42%. Se non bastasse ciò a farvi esultare, aggiungo che siamo stati superati persino da Portogallo e Cipro.

Confrontiamo ad esempio una nazione a noi vicina, a cui secondo alcuni delatori dovremmo baciare il culo pieno di tarzanelli per pulirci la bocca prima di pronunciarne il nome, ovvero la Francia. Loro 62%, noi 42%.
Ed i francesi non sono nemmeno vicini ai risultati dei migliori paesi, Svezia e Norvegia all’84%, o ai vicini tedeschi (75%).

Ma se ancora siete restii a darvi alla pazza gioia, afferrare un tricolore e intasare le strade di auto sgassando al grido "Campioni del mondooo!", allora ammirate i fantastici risultati raggiunti sulla diffusione della banda larga: peggio di noi solo Bulgaria, Grecia, Romania e Croazia.

Notizia di oggi è che Telecom Italia, compagnia indebitata fino al collo dalla criminosa privatizzazione tramite leverage buyout, taglierà 4000 posti di lavoro oltre i 5000 già previsti per il 2010. Ovviamente diminuiranno i già nulli investimenti nelle infrastutture, oltre ai soliti tagli sulla manutenzione.

Farci superare dalla Romania? Yes, we can. Si può fare, cari compatrioti!

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Suggerimento per Tg2, Tg5 e simili nell’eventualità che vogliano dare la notizia di sfuggita in coda al tg. Annunciare "dati Eurostat: manovra diversiva dell’Italia che arretra per cogliere tutti alle spalle."  Far seguire da servizio di 5 minuti su renna che allatta coniglio orfano. Nota per Tg2: puntualizzare che la mamma del coniglio è stata uccisa dai partigiani comunisti.